Translate

martedì 26 novembre 2013

Sabbia e rocce presto sposi!

Approfittando della gentilezza di Michele ho avuto l'ultima roccia utile al progetto!
Ecco quella che sarà la rocciata definitiva IN ANTEPRIMA, possibile grazie al fatto che si parte con delle rocce "morte"...






Sempre pessime le fotografie, chiedo venia, ma l'idea direi che è chiara!
Con le roccette vive che aggiungerò a vasca avviata completerò il layout e migliorerò il lato sinisto, decisamente perfettibile...

La sabbia, lavata e setacciata, copre uno strato di 11 cm di media. Aggiungerò altra aragonite (sempre morta) e una piccola quota di aragonite viva.
L'idea è da pazzi, lo so: si parte con il 90% di rocce e sabbia morte!!!
Ma non sono preoccupato (Michele si!), perchè sono consapevole dei rischi, non ho fretta (finchè non matura il sistema niente vivo!) e inoltre cercherò un degno inoculo per il mio angolo di reef!!!
Ah, dimenticavo... Sabato, tempo permettendo, forse si riempie!!!!!!!!

lunedì 11 novembre 2013

Aquascaping...

Ulteriore passo è provare e riprovare differenti disposizioni delle rocce... Non troppe prove, in realtà, visto il limitato quantitativo in possesso! 
I vuoti risultanti dal layout prescelto saranno colmati con rocce fresche, vivissime e ricche di concrezioni che fungeranno di inoculo al sistema (speriamo di trovarne di ottime in questa landa desolata che è la Sardegna).
Dopo alcuni tentativi in compagnia di Michele (di domenica mattina alle 8 e mezza!), 2 sono risultati i layout più convincenti per il progetto: il classicissimo ferro di cavallo o atollo (non fotografato, ma non il prescelto) e la "scoscesa".
Personalmente mi sono innamorato di quest'ultima! Ecco le foto (sempre sfocate...)





I motivi per cui ritengo molto interessante questa rocciata sono:
1) la naturalezza;
2) la funzionalità;
3) l'uniformità (nonostante le differenti tipologie di rocce utilizzate, ovvero lombok, fiji, heliopora...);
4) la compattezza (lascia spazio per il nuoto dei pesci e per la vista della sabbia);
5) la profondità prospettica che trasmette alla vista (di certo non apprezzabile dalle mie pessime fotografie, ma quantomeno intuibile spero!).
Quando si fa una rocciata è imperativo sapere quali coralli si vorranno coltivare (almeno le specie irrinunciabili). Con queste informazioni ben fisse nella testa, infatti, risulterà più agevole "costruire" il "supporto di roccia" su cui poseremo le nostre belle talee: in pratica la rocciata deve essere interpretata come un'unica grande "basetta"!!! Motivo per cui l'estetica è decisamente secondaria alla funzionalità!
Quello che rimane da fare è decidere se centrare e ruotare questa composizione e allontanarla dal vetro posteriore e dal laterale destro... L'unica ragione che mi spinge a riflettere su questà possibilità è garantire un buon movimento anche dietro la rocciata, niente più!
Spero vi piaccia questo layout, dal momento che sarà molto probabilmente quello del mio angolo di reef!
Ovviamente, l'"ossatura" è quella definitiva, ma come potete vedere dalle immagini che seguono mancano ancora quei ritocchi e quei piccoli particolari che sto pian piano aggiungendo per rendere il layout naturale...
Eccone alcune dimostrazioni








Si nota come, partendo da una macrostruttura di base, sia possibile (semplicemente aggiungendo dei dettagli) armonizzare il risultato...
Sono un pessimo fotografo ma assicuro che dal vivo abbiamo una gran bella rocciata, ricca di anfratti, terrazze e movimento... Forse impalcare i rami dei bonsai per 10 anni è stato di qualche aiuto?
A presto, nella speranza di far incontrare l'acqua con queste rocce!!!

lunedì 4 novembre 2013

Lavaggio delle pompe con acido muriatico

L'acquisto di tecniche di seconda mano (cosa non inusuale in questo hobby) porta necessariamente a dover pulire le stesse da residui presenti...
In particolare, le pompe sono tra le parti più delicate ed esposte alla formazione di alghe e concrezioni calcaree, con pericolo di malfunzionamento o riduzione della portata.
La manutenzione consiste nel lavaggio energico in acido muriatico diluito, seguito da risciacquo accuratissimo e spazzolamento!
Ricordate le condizioni delle mie pompe di movimento? Se non le ricordate vi rinfresco la memoria!




Come potete vedere non sono certo pulitissime!!!
Quel che ho fatto è stato semplicemente riempire un secchio in plastica con 9 litri di acqua (il mio secchio è tarato) cui ho aggiunto 1 litro di acido muriatico.


L'operazione si esegue a proprio rischio e pericolo, in un luogo aerato ed utilizzando idonei e quantomai opportuni dispositivi di protezione!!!
Dopo un periodo di tempo facoltativo (può essere mezzora come 3 ore), con uno spazzolino si strofinano le concrezioni calcaree. Se queste appaiono molli e vengono allontanate con facilità, allora si può passare alla fase di risciacquo e spazzolatura definitiva.
Il risultato credo possa dirsi abbastanza apprezzabile!