Ad un mese dell'ultimo post un aggiornamento.
I dinoflagellati sono praticamente spariti, nonostante il caldo torrido e i 28 gradi in vasca...
Il reattore ad alghe sembra dunque funzionare benissimo, anche se ora mi toccherà dargli una bella pulita, visto che dentro è cresciuro di tutto!
Ecco una serie di foto della vasca come appare oggi!
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venerdì 27 luglio 2018
domenica 24 giugno 2018
Oltre 2 settimane di reattore a Chaetomorpha: Dinoflagellati in crisi?
L'estate è iniziata e la ventola tangenziale è praticamente sempre accesa. Temperatura non oltre i 27 gradi e vetri finalmente puliti
Ho anche dato una rinfrescata alle pompe di movimento, sostituendo un alimentatore bruciato...
Che altro dire? Le foto parlano da sé: dinoflagellati in crisi (ma presenti) e reattore in funzione anche se in condizioni pessime! Devo pulirlo dai dino, cresciuti ovunque.
Ora credo che provvederò finalmente a fare un cambio di 30 litri e pulire il reattore.
A voi le foto
Ho anche dato una rinfrescata alle pompe di movimento, sostituendo un alimentatore bruciato...
Che altro dire? Le foto parlano da sé: dinoflagellati in crisi (ma presenti) e reattore in funzione anche se in condizioni pessime! Devo pulirlo dai dino, cresciuti ovunque.
Ora credo che provvederò finalmente a fare un cambio di 30 litri e pulire il reattore.
A voi le foto
domenica 17 giugno 2018
Aggiornamento a 10 giorni d'installazione del reattore
Premetto che non sto facendo niente nella vasca: continuo ad alimentare, non faccio cambi e non pulisco neanche i vetri! I dinoflagellati stanno regredendo, o almeno sembra...
Ecco le foto
Ecco le foto
giovedì 7 giugno 2018
Lotta biologica contro i Dinoflagellati: reattore di Chaetomorpha
I Dinoflagellati sono tornati, più forti di prima!
Ho dunque abbandonato l'ipotesi di trattare nuovamente la vasca con acqua ossigenata, ritenendo che fosse solo un palliativo.
Al contrario, ho deciso di mettere in atto una lotta biologica inserendo un reattore di Chaetomorpha.
Il principio è semplice: la macroalga dovrebbe avere la meglio rispetto ai dinoflagellati, crescendo in un ambiente ad hoc e sottraendo così i nutrienti agli indesiderati antagonisti.
Il reattore è un modello abbastanza grande, alimentato momentaneamente con una pompa da 500 l/h.
La luce è data da una striscia led da 6500 kelvin, settata per garantire un fotoperiodo di 18 ore invertito rispetto a quello della vasca.
Confido molto nella riuscita dell'operazione, soprattutto perché se così fosse assicurerei alla vasca una maggiore stabilità. Il reattore ad alghe infatti, a mio modo di vedere, garantisce una maggiore flessibilità ad un sistema di per sé fragile.
Inoltre, non è da sottovalutare l'aspetto inerente alla proloferazione di zooplancton all'interno del reattore stesso, il che garantirebbe un aiuto non da poco alla mia vasca full sps (o quasi).
Vi lascio con le foto della situazione attuale. Aggiornerò costantemente il blog per documentare l'andamento della situazione!
A presto
Ho dunque abbandonato l'ipotesi di trattare nuovamente la vasca con acqua ossigenata, ritenendo che fosse solo un palliativo.
Al contrario, ho deciso di mettere in atto una lotta biologica inserendo un reattore di Chaetomorpha.
Il principio è semplice: la macroalga dovrebbe avere la meglio rispetto ai dinoflagellati, crescendo in un ambiente ad hoc e sottraendo così i nutrienti agli indesiderati antagonisti.
Il reattore è un modello abbastanza grande, alimentato momentaneamente con una pompa da 500 l/h.
La luce è data da una striscia led da 6500 kelvin, settata per garantire un fotoperiodo di 18 ore invertito rispetto a quello della vasca.
Confido molto nella riuscita dell'operazione, soprattutto perché se così fosse assicurerei alla vasca una maggiore stabilità. Il reattore ad alghe infatti, a mio modo di vedere, garantisce una maggiore flessibilità ad un sistema di per sé fragile.
Inoltre, non è da sottovalutare l'aspetto inerente alla proloferazione di zooplancton all'interno del reattore stesso, il che garantirebbe un aiuto non da poco alla mia vasca full sps (o quasi).
Vi lascio con le foto della situazione attuale. Aggiornerò costantemente il blog per documentare l'andamento della situazione!
A presto
mercoledì 2 maggio 2018
Aggiornamento della vaschetta: acrilico e temperatura elevata
Un breve aggiornamento della situazione dell'acquario.
Le alghe coralline non danno tregua, così come le temperature elevate e, di conseguenza, alcuni cianobatteri sul DSB.
A giorni dovrebbe arrivare una ventola tangenziale, che proverò in sostituzione di 12 ventoline da pc oramai non più performanti.
Il problema delle elevate temperature è acuito dall'acrilico, materiale davvero incredibile per quel che concerne l'isolamento ed il mantenimento della temperatura in vasca.
Avrei optato per un refrigeratore, ma la presenza di bambini piccoli mi impedisce di riporlo esternamente alla sump.
Per questo motivo, nel caso in cui la tangenziale non soddisfasse le mie esigenze, opterò con ogni probabilità su un Teco TK500, che permette di posizionare lo strumento in un vano chiuso, grazie alla possibilità di indirizzare esternamente l'aria calda generata attraverso un apposito deflettore.
A breve un aggiornamento sull'installazione della tangenziale. Per ora qualche scatto della vasca!
Le alghe coralline non danno tregua, così come le temperature elevate e, di conseguenza, alcuni cianobatteri sul DSB.
A giorni dovrebbe arrivare una ventola tangenziale, che proverò in sostituzione di 12 ventoline da pc oramai non più performanti.
Il problema delle elevate temperature è acuito dall'acrilico, materiale davvero incredibile per quel che concerne l'isolamento ed il mantenimento della temperatura in vasca.
Avrei optato per un refrigeratore, ma la presenza di bambini piccoli mi impedisce di riporlo esternamente alla sump.
Per questo motivo, nel caso in cui la tangenziale non soddisfasse le mie esigenze, opterò con ogni probabilità su un Teco TK500, che permette di posizionare lo strumento in un vano chiuso, grazie alla possibilità di indirizzare esternamente l'aria calda generata attraverso un apposito deflettore.
A breve un aggiornamento sull'installazione della tangenziale. Per ora qualche scatto della vasca!
mercoledì 28 febbraio 2018
Dinoflagellati sconfitti
Finito il trattamento con acqua ossigenata a 10 volumi, dosando 10 ml ogni 100 litri al buio in sump, posso dire che i Dinoflagellati sono spariti.
Osservo ora l'acquario, in netta ripresa. Gli animali stanno tutti benissimo.
Aver sistemato l'impianto di osmosi dovrebbe garantire il non ritorno di questa piaga. Speriamo bene!
Sul web si leggono differenti opinioni e pareri sulla riuscita della cura con acqua ossigenata. A mio avviso, importante per il successo del trattamento è partire da un sistema privo di organico. Se la vasca proviene da una condizione di ottima stabilità e coralli in perfetta salute, allora nulla osta al dosaggio di sostanze chimiche nel modo corretto.
A voi le foto
sabato 24 febbraio 2018
Lotta contro i Dinoflagellati in un DSB: acqua ossigenata 10 volumi 3%
Purtroppo ho avuto a che fare (e sono ancora in piena lotta) con i Dinoflagellati.
Mai nome fu più azzeccato, trattandosi di un vero e proprio flagello per gli acquariofili...
Tutto è cominciato da un mio errore. Dovendo sostituire le resine post osmosi (utilizzavo quelle a viraggio di colore senza aver mai avuto il benché minimo problema), ho voluto provare altre resine.
Ahimè, ho sbagliato ed utilizzato resine di affinamento al posto di quelle apposite. Colpa mia.
Ignaro dell'errore, dopo una settimana dal cambio la vasca ha cominciato ha formare una patina marrone sul DSB, la stessa che mi segnala che le resine sono esaurite e le devo cambiare.
Ma stavolta non ho dato retta alla patina, avendo effettuato la sostituzione delle resine da troppo poco tempo. Errore che ho pagato molto caro! In pratica ho buttato in vasca acqua osmotica con tds a 076!!! Una follia...
Le foto ritraggono l'invasione di Dinoflagellati che ne è derivata.
Come si può vedere la situazione è crollata inesorabilmente. La vasca ha cominciato ad essere maleodorante e ho perso diverse lumache, intossicate dai maledetti, oltre che parte di una Acropora caroliniana. Infatti, i maledettissimi Dinoflagellati hanno la capacità di crescere e soffocare i coralli, come si vede dalla foto in cui una echinata è completamente avvolta dai filamenti algali.
Ho dunque deciso di intervenire utilizzando acqua ossigenata. Sul web si trovano differenti indicazioni sul dosaggio, a seconda della concentrazione della soluzione di partenza.
Avendo io ospiti sensibili in vasca (Lysmata in particolare), ho optato per la concentrazione a 10 volumi, dosando 10 ml per ogni 100 litri di acqua della vasca.
La risposta è stata lenta ma graduale e oggi, dopo 4 giorni di somministrazione, i dinoflagellati sono quasi del tutto regrediti e tutti i coralli stanno bene.
Il trattamento verrà protratto per una settimana, al termine della quale farò un cambio del 10% di acqua e, se lo riterrò necessario, doserò dei batteri per sostituire la flora inevitabilmente persa a causa del trattamento.
Spero la mia esperienza possa essere utile ad altri acquariofili. Unico consiglio che mi sento di dare è di risolvere il problema che sta alla base della proliferazione dei Dinoflagellati. La soluzione chimica deve essere sempre l'ultima spiaggia.
Nel mio caso, non potevo permettermi di perdere altri animali, ergo ho optato per il trattamento, forte della maturità e stabilità del mio sistema.
Vi lascio con alcune foto della vasca. La panoramica ritrae la situazione attuale.
A presto!
martedì 13 febbraio 2018
Dopo tanto tempo un aggiornamento!
La "nuova" vasca gira oramai da più di un anno e ha subito diverse evoluzioni.
Aggiorno la situazione allo stato odierno, raccontando le principali modifiche che ho adottato al progetto.
Principalmente la luce. Mio malgrado ho abbandonato le HQI, oramai destinate al viale del tramonto... Impensabile trovare anche solo una lampada da 400 watt decente!
Sono dunque tornato alla prima passione: ATI Powermodule 10x39, montando tubi ATI e risistemando una vecchia plafoniera.
Devo essere sincero, la vasca è rinata! La plafoniera, abbassata a meno di 10 cm dal pelo dell'acqua, fa il suo lavoro egregiamente e i colori stanno venendo fuori.
I coralli sembrano gradire e, se non fosse per un intoppo dovuto ai cianobatteri, apparsi per colpa di un malfunzionamento dell'osmosi, direi che tutto procede molto bene.
Di seguito qualche foto della situazione odierna
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